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La schiacciunta

  • Luglio 10, 2014
  • Gabila Gerardi
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Tradizione e semplicità….pochi ingredienti ed elementare la procedura per questo dolce tipicamente Elbano. La Schiacciunta è il fiore all’ occhiello della mia piccola Isola, scende a valle dal paesino del Poggio croccante e friabile, sottile e zuccherosa! I boscaioli e i carbonai che arrivavano dall’ entroterra maremmano in cerca di lavoro, portarono oltremare lo strutto e con lui anche il modo per renderlo davvero speciale!
La Schiacciunta è un dolce biscottato che solitamente si prepara nei mesi più freddi ( ideale è inzupparlo nel Moscato o nel Vinsanto) ma che anche in piena estate riesce a trovare la giusta collocazione senza sentirsi fuori posto….un esempio? Sbriciolare questa meraviglia sopra un gelato preparato con un vino dolce liquoroso, ne uscirà un dessert fresco e croccante e con la grinta giusta!!!
Poi condividendo le passioni comuni si scoprono piccole “perle” che qui voglio raccontare (grazie Anna): quando la Schiacciunta viene portata in tavola, è usanza posizionarla al centro fra tutti i commensali ed è qui che scatta la sfida tra chi riuscirà a dare il primo pugno…si…niente coltello per tagliare la Schiacciunta, si va giù con un destro per tagliarla, un bel colpo secco al centro in modo da romperla in tanti pezzi, grandi o piccoli non fa differenza! Da quel momento un poi la gara prosegue e la missione è assicurarsi il pezzo più grande! Quindi niente Schiacciunta se non la rompi con il pugno!!! E’ anche poi indispensabile praticare dei solchi sulla superficie del dolce e pare che le donne anziane del paese, ancora oggi, praticano le bucature pizzicando l’ impasto con quattro dita, come se ne prendessero un pò per poi tirarlo sù lasciando vedere il fondo della teglia.
Con il passare del tempo, la ricetta originale si è arricchita poichè esistono versioni che includono mandorle pelate e poi tostate unite all’ impasto che sicuramente conferiscono al dolce una maggiore croccantezza e un gusto più ricco. Per voi però oggi la versione sarà quella più povera!
Difficile stabilire l’ autore della ricetta, questa è quella che preparo da sempre e che è la migliore per me. La prerogativa di questo dolce è quella di assomigliare ad un biscotto, sottile e croccante ma friabile da sciogliersi in bocca. E’ un dolce povero ma che come sempre porta con se la ricchezza del passato, della semplicità, pochi ingredienti e neanche così originali ma che regalano un gusto unico!

 

La Schiacciunta (dolce tipico dell’ Isola d’ Elba)

Ingredienti
(per una teglia da 28 cm)

200g di farina 00
100g di zucchero
100g di strutto
1 uovo grande biologico
zucchero semolato q.b.

Procedimento

In una ciotola lavorare insieme la farina, lo zucchero, lo strutto e il sale: fare tante briciole utilizzando le punta delle dita, poi unire l’ uovo ed amalgamare bene il composto. Il risultato finale sarà di un impasto un po’ appiccicoso. Imburrare ed infarinare una teglia da 28cm. Stendere il composto con le mani leggermente umide in modo che non si attacchi alle dita e cosa importante, stendere ad uno spessore non superiore ai 2 cm; sulla superficie praticare dei piccoli solchi con le punta delle dita . Il dolce non crescerà di volume ma resterà basso biscottandosi in cottura. Cuocere in forno a 170°C per 50 minuti circa o fino a che sarà bello dorato. Estrarre dal forno e spolverare con lo zucchero semolato, lasciare raffreddare e poi estrarre il dolce dalla teglia. Servire accompagnando la Schiacciunta con un vino dolce da dessert.

 

 

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39 commenti
  1. Sonia Monagheddu ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 8:42 am

    Bella e sicuramente buona, me la segno e la provo quanto prima anche perché è facile facile, grazie Gabi.
    Baci baci

    Rispondi
  2. Simo ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 8:55 am

    davvero buonissima questa schiacciunta, facile da fare anche per una pasticciona come me…adoro questo genere di dolci! Buona giornata

    Rispondi
  3. sandra pilacchi ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 8:56 am

    Gabi, che spettacolo!!!
    posso inserire questa ricetta in Panissimo di Luglio da La Greg?
    senza lievito è perfetta!!!
    Sandra
    p.s. delle foto non ti dico più niente… sono sempre più belle!

    Rispondi
    1. wp_9258696 ha detto:
      Luglio 10, 2014 alle 12:34 pm

      u puoi fare quello che vuoi.. Anzi grazie!!!!

      Rispondi
    2. sandra pilacchi ha detto:
      Luglio 10, 2014 alle 1:26 pm

      fatto!

      Rispondi
  4. Le Bloggalline ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 8:58 am

    Gabi cara, grazie mille per questa bellissima ricetta, ti abbracciamo forte! Un bacio <3

    Rispondi
  5. SimoCuriosa ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 8:58 am

    mm sono stata all'elba ma non ricordo di questo buon dolcetto!!!
    la prossima volta…sarò mio!! 😀
    spero proprio di tornarci presto, anzi quasi quasi uno di questi fine settimana un saltino ce lo faccio….

    buona giornata!!!

    Rispondi
  6. MissWant ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 9:26 am

    anche la più "semplice" delle preparazioni, con te diventa superlativa! Devo dirti, che ti seguo con grande ammirazione, foto meravigliose…un abbraccio
    Angela

    Rispondi
  7. Martina ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 9:32 am

    Amore a prima vista! Ma di quelli da capo giro!!! E beno male che tra il tanto lavoro riesci a trovare uno spazio per regalarci queste delizie ( io questa ad esempio non la conscevo affatto).
    Domanda: visto che con lo strutto non c'è molta sintonia e fatico a trovarne uno decente … se facessi una sostituzione con dell'olio? Troppo eretico?!
    Buon lavoro e meritato riposo quando arriverà, ancora grazie !!!

    Rispondi
    1. wp_9258696 ha detto:
      Luglio 10, 2014 alle 12:12 pm

      Già ti sei data la risposta…lo strutto e' l' ingrediente principe e non può essere sostituito perché non sarebbe più Schiacciunta! 😊😊

      Rispondi
    2. Martina ha detto:
      Luglio 15, 2014 alle 2:46 pm

      Bene capito! Allora mi metterò alla ricerca di uno strutto degno di tal nome.
      E che Schiacciunta sia!!!

      Rispondi
  8. Monica Giustina ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 10:24 am

    Una bellissima introduzione, che porta proprio nei 'tuoi' luoghi, ed è cioè che questo contest porta ad esplorare.
    Brava come sempre, a rendere speciale ogni ricetta con queste tue foto bellissime, uniche e perfette.
    E' sempre una delizia passare qui da te.
    Buona giornata!

    Rispondi
  9. Vaty ♪ ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 10:33 am

    una sola parola: GRANDE!!!
    grazie di cuore per aver partecipato Gabi.. non potevi mancare.
    anche perchè, l'eccellenza sei proprio tu!

    Rispondi
  10. Kittys Kitchen ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 10:34 am

    Questa ricetta non la conoscevo, bellissima scoperta. Dell'Elba conoscevo solo la schiaccia briaca, c'è sempre da imparare! foto meravigliose come sempre

    Rispondi
  11. Ale ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 10:56 am

    mmmm chissà che bontà! la proverò presto! promesso e ti farò sapere! la cucina elbana mi attira parecchio! Grande Gabi e foto sconvolgenti come al solito! 🙂

    Rispondi
  12. Roberta Morasco ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 12:25 pm

    Ciao amica mia!!!
    Che meraviglia di dolce questo!!! Mi ricorda la 'nostra' sbrisolona nell'aspetto (anche se gli ingredienti sono diversi..), me la segno sai? Questa la faccio, credo che come dici tu sia buonissima sbriciolata su un dessert al cucchiaio o un gelato!
    Le foto sono OOOOOOOHHHHHHHHH…. sono senza parole quando arrivo qui..brava brava, adoro le tue foto e lo sai! <3
    Ti abbraccio forte, Roby

    Rispondi
  13. paola ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 12:58 pm

    ottima,mai sentita prima,grazie per la ricetta

    Rispondi
  14. Ketty Valenti ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 2:10 pm

    Sembra delizioso….ora tutto è chiaro,dapprima non riuscivo a capire cosa potesse essere ero proprio fuori strada e adesso ne capisco il motivo.Un dolce tipico che sconoscevo,ma mi piacciono sempre un sacco queste preparazioni antiche e ricche di storia,credo sia bene e quanto mai necessario non perderli.In bocca al lupo per il Contest.
    Z&C

    Rispondi
  15. Luisa Piva ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 2:57 pm

    non la conoscevo.. e quindi grazie per la ricetta, per le informazioni.. per avermi fatto scoprire una tradizione così golosa..
    brava!

    Rispondi
  16. consuelo tognetti ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 3:55 pm

    Io ti adorooooooo 😀 Che voglia di riassaggiarla 😀

    Rispondi
  17. Giulia Cappelli ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 4:38 pm

    Sicuramnete da provare e sicuramente hai scelto uan ricetta strepitosa per questo contest magnifico!!! buona serata cara! foto spettacolari

    Rispondi
  18. Mariana Teixeira ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 5:09 pm

    Una buonissima schiacciunta, grata per la ricetta!

    Bagi de Portugalo!

    Rispondi
  19. lapetitecasserole ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 5:40 pm

    Quando si dice non si finisce mai d'imparare… mai e mai sentito parlare della schiacciunta eppure ne ho fatte di vacanze all'Elba!!! Posso quindi dire che parlando di cibo e sapori a volte si sta dietro a creme e sughi correndo il rischio di non notare certe "perle" che invece hanno storie bellissime da raccontare…
    Brava Gabila, la gallina sarà fiera di vedere il suo uovo nella terza foto! Buon we, a presto.

    Rispondi
    1. wp_9258696 ha detto:
      Luglio 11, 2014 alle 6:43 am

      …preferisco poche cose ma che lascino il segno, questo dolce ha la bontà della tradizione Margherita !

      Rispondi
  20. Anonimo ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 7:05 pm

    Ciao, ho scoperto il tuo blog e mi unisco con piacere. Le tue foto sono superbe. Posso chiedere cosa lente si usa? Buonasera.

    Rispondi
  21. Cucina Teorica ha detto:
    Luglio 10, 2014 alle 8:38 pm

    Mi piace! Si molto (in particolare l'usanza del pugno!!hahah!!)! E mi piacciono anche questi racconti di tradizioni che grazie a persone come te, si portano avanti per poi passarle ad altre che le porteranno avanti per noi.
    Ciao Isabel

    Rispondi
  22. Rebecka ha detto:
    Luglio 11, 2014 alle 12:14 am

    Non sono incinta, ma confesso che ho le voglie. Una fetta di questa delizia, ora che sono le 2 passate, ci starebbe assai bene. Spuntino notturno per combattere l'insonnia, mentre resisto all'impulso di accoppare l'allocco che canta sotto la mia finestra, in mezzo ai tigli…che mai avrà da lamentarsi poi? Lui!
    Un bacio dolce donnina

    Rispondi
    1. wp_9258696 ha detto:
      Luglio 11, 2014 alle 6:41 am

      Ahahahah…non so cosa avrà da lamentarsi ma posso solo dirti che ti capisco dato che avevo un cucciolo di gabbiano che faceva la stessa cosa, giorno e notte….finalmente ha imparato a volare!!!

      Rispondi
  23. Maddalena Laschi ha detto:
    Luglio 11, 2014 alle 1:20 pm

    Rivedo molto di te in questa specie di schiacciata, anzi a dire il vero vedo molto anche di me, anche se è un tipo di dolce che non conoscevo…..
    Una volta giocavamo al gioco del "se fossi…..sarei…" Te lo ricordi? Io se fossi un dolce non sarei certo un tiramisu, una bavarese, un suoffle, sarei un dolce tipo questo, apparentemente ruvido e rustico, ma schietto e sincero, e dai dimmi la verità, anche tu sei un po' così…..niente fronzoli per noi, niente riccioli di meringa o di panna, niente creme sofisticate e ingredienti ricercati….siamo anime semplici legate alla nostra tradizione e a tutto quello che ci ha insegnato ad essere così! Mi e' piaciuto un sacco questo post, mi e' arrivato dritto al cuore e alla parte più sensibile di me che mi ha ricordato ancora una volta che perla rara sei…..un abbraccio amica mia, TVB!

    Rispondi
    1. wp_9258696 ha detto:
      Luglio 11, 2014 alle 1:49 pm

      Mi hai commossa….. <3

      Rispondi
  24. Daniela Tornato ha detto:
    Luglio 11, 2014 alle 3:19 pm

    Questa torta non la conoscevo, ma solo il nome mi sembra una poesia dal sapore antico, una ricetta da preservare come una cosa preziosa.. mi immagino un tavolo di legno, delle sedie impagliate, la voglia di stare insieme dopo la fatica e il duro lavoro, un dolce la festa di un momento, un sapore da ricordare… grazie Gabila di avermi fatto provare questa emozione..
    Daniela

    Rispondi
  25. euronova blog ha detto:
    Luglio 13, 2014 alle 6:35 pm

    Che buona!! L'ho assaggiata qualche anno fa e non ho mai trovato la ricetta! Adesso non ho più scuse…la devo provare!!

    Rispondi
  26. La Greg ha detto:
    Luglio 13, 2014 alle 8:47 pm

    Gabila arrivo in ritardissimo ad ammirare la tua schiacciunta! che dire…chapeau…un dolce fantastico che sa di tradizione, di ingredienti semplici miscelati con sapienza dalle nonnine per un sapore unico ed autentico, di colazioni assaporate con tutta calma in veranda davanti al tuo splendido mare blu…
    Le foto…spettacolari come sempre!!!

    ciao
    Silvia

    Rispondi
  27. Carolina Romano ha detto:
    Luglio 14, 2014 alle 10:35 am

    Non la conoscevo!!! Deve essere buonissima!!!! Devo provarla senza glutine *__*

    Rispondi
  28. Dolci a gogo ha detto:
    Luglio 15, 2014 alle 7:50 am

    Che spettacolo questa schiacciunta…il sapore dei dolci di una volta e la tradizione rendono questo dolce davvero intramontabile e grazie per avermelo fatto scoprire e l'idea del pugno per romperlo mi piace da matti:D!!!Un bacione grande amica mia
    Imma

    Rispondi
  29. Anonimo ha detto:
    Aprile 9, 2018 alle 3:10 pm

    È possibile sostituire lo strutto con il burro?
    Grazie
    Vale

    Rispondi
    1. wp_9258696 ha detto:
      Aprile 20, 2018 alle 6:48 am

      ma certo, la ricetta originale però prevede lo strutto comunque vai tranquilla anche con il burro!! Buona giornata!

      Rispondi
  30. Nadiya ha detto:
    Dicembre 25, 2018 alle 7:18 am

    Complimenti per la particolarità del tuo sito e la cura delle ricette…. Sto preparando una schiacciunta alla settimana e viene davvero speciale, niente a che vedere con le altre proposte dai vari ricettari… Complimenti ancora!

    Rispondi
    1. Gabila Gerardi ha detto:
      Dicembre 25, 2018 alle 8:56 am

      Mi fa davvero piacere….grazie infinte e buon Natale!

      Rispondi

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